Quando e come si pota l’albero di Fico

Il fico è un albero da frutto piuttosto semplice da far crescere nel giardino di casa e le sue origini sono piuttosto lontane. Basti pensare che dell’albero di fico esistono tracce scritte risalenti a millenni per quanto riguarda la sua coltivazione, ma quando si tratta di avere informazioni sulla potatura del fico, molti giardinieri non sanno bene come tagliarli correttamente. Con questo articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su quando e come si pota un fico nel modo giusto per ottenere ottimi risultati.

La prima potatura di un fico

In realtà andrebbero prese in considerazione diverse casistiche in cui sopraggiunge la necessità di potare il nostro albero di fico ma la prima in assoluto andrebbe fatta nel momento in cui viene posato per la prima volta sul terreno in cui dovrà crescere per il resto del suo ciclo vitale. In questa occasione la potatura è molto importante perché consentirà al fico di sviluppare in modo adeguato le sue radici e dunque bisogna riporre la giusta attenzione.

La prima potatura va fatta togliendo circa la sua metà. Oltre alle radici, questa fase lo aiuterà a far sviluppare i rami laterali in modo ottimale e renderlo ben cespuglioso. L’inverno successivo invece bisognerà decidere quali rami selezionare per la sua fruttificazione, possibilmente facendo una scelta da un minimo di quattro rami a un massimo di sei da far sviluppare nel tempo.

Come potare gli alberi di fico

Una volta che l’albero di fico inizia la sua fase di crescita e stabilizzazione allora si potrà procedere con la potatura annuale, quest’ultima va programmata per il periodo invernale ossia quella in cui il fico non è in fase di crescita ed espansione. Informazione fondamentale per chi non sa esattamente quando si pota un fico e vuole farlo in modo corretto, anche per salvaguardare la salute dell’albero.

Come potare correttamente un fico? Dopo aver individuato il periodo della potatura del fico, possiamo iniziare col lavoro. Per prima cosa si comincia tagliano tutti quei rami che non crescono da quelli da frutto che avevamo individuato, assieme a quelli secchi, morti o che a vista appaiono deboli e malati.

Dopo questa prima sfoltita si passa a tagliare i rami secondari, che si sviluppano da quelli principali, e che hanno un angolazione di 45 gradi da questi ultimi. Questa manovra ha l’obiettivo di aiutare l’albero di fico a riporre le proprie energie alla fruttificazione che si andrà a sviluppare l’anno dopo e che aiuterà a far crescere i fichi con dimensioni più grandi e dal gusto più dolce.

Infine non ci resta altro da fare che accorciare i rami principali del nostro albero di fico di circa il 30% della loro lunghezza. Fatto questo non ci resta altro che attendere la prossima fruttificazione e raccogliere i migliori fichi che il tuo albero possa produrre, grandi sani e gustosi.